Energy box per l’alimentazione Shore-to-ship per grandi navi in porto

Silvio Casini, Fabio Marchesi, Andrea Piccin, Giordano Torri

25  ottobre  2017, ore , Sala Nabucco

Azienda: Fincantieri SI spa

Atti del Convegno

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L’IMO (International Maritime Organization) ha emesso le regolamentazioni Marpol Annex 6 atte a limitare progressivamente le emissioni di SOx e NOx delle navi e rendendo obbligatori a bordo le gestioni dell’Energy Efficiency Design Index (EEDI) e del Ship Energy Efficiency Management Plan (SEEMP). In Europa, la direttiva 2005/33/EC impone i limiti di tenore di zolfo a 0,1% per i combustibili per navi che stiano più di due ore in un porto Europeo.

La direttiva, recepita in Italia con il Decreto legislativo n. 205 del 09/11/2007, si pone l’obbiettivo di ridurre progressivamente le emissioni prodotte dalle navi, attualmente responsabili del 6% dell’SOx, del 15% dell’NOx e del 2% del CO2 emessi in atmosfera, e di consentire che esse attracchino nei porti vicino ai centri delle città senza essere fonte d’inquinamento e di rumore. I porti devono investire in nuove tecnologie per esser in regola con le normative sempre più stringenti. La Comunità Europea con la raccomandazione 2006/339/EC richiede di allacciarle le navi in porto alla rete terrestre per alimentare le utenze di bordo e poter spegnere i motori diesel di generazione. La stessa soluzione è promossa dalle raccomandazioni e legislazioni di molti paesi tra cui USA e Cina.

Questa memoria illustra la soluzione “Energy Box” appositamente progettata per connettere l’impianto di bordo di una nave alla rete di terra con speciale riguardo ai temi di efficienza energetica, di risparmio energetico e non da ultimo di integrazione con le energie rinnovabili.

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