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Ammodernare il Control Center di una centrale idroelettrica da 150 MW basato su software SCADA non più supportato dal vendor, salvaguardando le apparecchiature di automazione e gli ambienti gestionali, operando su un impianto in esercizio che non può essere disattivato.
L’applicazione SCADA originale è stata convertita verso il nuovo supervisore garantendo piena operatività, attivando il nuovo sistema in parallelo e sola lettura. Dopo un periodo di test e verifiche esaustive si è disattivato il vecchio supervisore e contemporaneamente attivati i comandi sul nuovo, operando come in un’operazione di trapianto cardiaco quando, “a cuore aperto”, si effettua il passaggio dal cuore artificiale al quello trapiantato.
La nuova piattaforma hardware è basata su 2 server ridondati, 6 stazioni “Thin Client” con specifico algoritmo di fail-over e stazione di ingegneria. I Thin Client permettono di semplificare la manutenzione anche remota della piattaforma, la stazione di Ingegneria permette di creare, testare e distribuire le modifiche senza arrestare il sistema permettendone il roll-back.
Il nuovo Control Center è stato integrato con la parte automazione e con gli altri sistemi di gestione di processo/amministrativi. E’stato integrato il “Livello 2”, software proprietario prima separato che gestisce automazione della produzione e borsa energia, eliminando un nodo hardware e manutenendo un solo software. Con il driver SNMP si hanno allarmi e stati relativi all’infrastruttura IT e rete industriale, elementi non monitorati prima.
Il programma di manutenzione evolutiva adottato eviterà l’obsolescenza del sistema fornendo un servizio di upgrade continuo di piattaforma e applicazione, sempre pronta ad integrare nuove tecnologie salvaguardando l’applicazione di base – come la geolocalizzazione degli operatori a cui vengono forniti dati utili in funzione della loro posizione nell’impianto, sfruttando GPS o tecnologie a maggiore precisione come beacon BLEv4, Wi-Fi, NFC.