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Lo scenario del ciclo idrico del paese evidenzia uno stato infrastrutturale arretrato ed inefficiente.
Oltre all’impiego di tubature nella maggior parte ultra-trentennali, emerge che circa il 40% del volume in ingresso alla distribuzione viene perso e che solo il 9% della rete utilizza sistemi automatici, telecontrollo e tecnologie digitali per lo smart metering.
La sfida dell’autorità ARERA è di regolamentare misure che incrementino della qualità tecnica del servizio, sulla base di specifici indicatori, per responsabilizzare gli operatori della rete e favorire gli investimenti infrastrutturali, includendo meccanismi di incentivazione e penalizzazione.
L’aspetto focale è quindi la misura continua, la raccolta e la valutazione delle performance per agevolare la creazione di nuovi modelli di business.
Nell’ambito di questo scenario, la relazione si pone l’obiettivo di illustrare e confrontare le diverse tecnologie di connettività utilizzabili all'interno del processo del ciclo idrico, come IEC60870 e MQTT (i protocolli che si prestano meglio allo scopo). Sono due tecnologie profondamente diverse, ma che condividono lo stesso obiettivo: il trasporto del dato quando e dove serve, ottimizzando le risorse di rete (la vera sfida di chi vuole raccogliere dati da siti geograficamente distribuiti).
IEC60870 nasce per il telecontrollo: la sua robustezza ha l'obiettivo di garantire il trasferimento delle informazioni al centro di controllo attraverso una verifica di ricezione delle stesse. La gestione bufferizzata dei dati permette di trasportare questi ultimi solamente quando necessario, in base a delle regole definite.
MQTT, invece, è stato creato per essere un protocollo di puro trasporto, utilizzato principalmente con tecnologie cloud-based. Il suo essere text-based lo rende leggibile, flessibile e personalizzabile. MQTT, invece, si appoggia ad un server cloud che ne controlla il flusso dei dati, permettendone la visualizzazione attraverso dashboard o l’elaborazione tramite AI.